Siamo un popolo di astensionisti. Siamo un'umanità di astenuti. Le elezioni presidenziali americane, quasi sempre si svolgono con una percentuale di astensionismo che oscilla tra il 50-60%. Io stesso, uomo del sud, mi sono dichiarato pigro, e quindi poco propenso a prendere decisioni. Come ci comporteremmo se ad organizzare un referendum fosse Dio? 

 

Un bel giorno Dio, stanco dell'indecisone degli uomini, decideva di scendere dall'alto dei cieli ed indire personalmente un referendum. Ma pochi giorni prima, accadeva una cosa miracolosa. Tutti i televisori del mondo si spegnevano improvvisamente: un black out gigantesco, universale. Il fenomeno durava pochi secondi. Improvvisamente si riaccendevano e compariva sullo schermo la faccia di Dio. Dopo un breve silenzio, a gran voce sentenziava: “Umani, siete confusionari ed inconcludenti, non riuscite mai a decidere niente, perciò ho deciso di proporvi un referendum, su cui dovreste avere pochi dubbi. Abolire la morte: SI o NO

Dopo un primo momento di sbalordimento, la gioia e la felicità invadevano i popoli, nessuno più pensava a Trump e ai suoi muri. I sondaggisti gongolavano perché non c’erano dubbi, avrebbero azzeccato il pronostico. Dopo l’inebriante, esaltante felicità, un intellettuale, poco conosciuto, un omino dall'aspetto insignificante, in televisione aveva parlato di Josè Saramago ed invitato il mondo a leggere “le intermittenze della morte”, ritenuto utile per orientarsi sul voto di Dio. Orientarsi! Finalmente ci si poteva liberare dalla morte, e qualcuno parlava di orientarsi sul voto. Ma le parole di quel diavolo tentatore avevano fatto breccia. Lo scrittore porteghese nel suo libro, esaltava la morte come unico antidoto alle ingiustizie della vita ed insinuava il dubbio del voto nei suoi lettori. Insomma ci si chiedeva se conveniva allontanare la morte. Per i potenti, i ricchi i sani era cosa ben gradita, ma per gli oppressi, i deboli ed i malati, ossia la gran massa degli abitanti della Terra, l’eterna sofferenza non era una piacevole prospettiva.

Un atroce dubbio assillava ogni mente: votare a favore della morte era cosa oscena. Votargli contro aveva le sue controindicazioni.  Il giorno del referendum l’umanità decide di non votare. Dio per la prima volta, non sa cosa fare. "Gli uomini sono sempre gli stessi, quando si impone loro di prendere una decisone, o si dividono e litigano come caproni, o vilmente si astengono e si rimettono alla mia volontà". In realtà le cose non andarono proprio così, perchè in un remoto seggio elettorale, l'omino sostenitore di Saramago, era andato a votare No decretando la vittoria della morte.

"Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile" (David Foster Wallace).

 

Aspetta! Prima di andar via dai un'occhiata a questo articolo:

  • Le tre buone ragioni per andare a votare (leggi)

 

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