In una partita di calcio non ci si può schierare contro l'arbitro. Quindi contraddire Montesquieu, che sta alle leggi dello Stato come Collina sta al calcio, non si può. Io almeno non posso. Ho troppa ammirazione per il nobile barone che con la sua opera “Lo spirito delle leggi” ha dettato agli uomini le regole per come comportarsi. Io sono un uomo del sud e questo condiziona il mio agire.

Sapete cosa diceva il barone sui popoli che abitano nei paesi caldi? “I popoli dei paesi caldi, per minor vigore fisico dovuto al caldo, saranno timorosi come i vecchi”. Ed aveva ragione da vendere! L’ambiente naturale agisce sugli stili di vita, e perciò anche sulla costituzione degli individui e conseguentemente, per loro tramite, sulle leggi. Qui al sud l’inverno non arriva mai, il caldo la fa da padrone, siamo pigri, siamo timorosi, non godiamo del vigore che agita i corpi di chi vive nei paesi nordici, i cui abitanti sempre a detta di Montesquieu sono “coraggiosi come i giovani”. E allora io decido di non decidere!

Riconosco di essere timoroso, riconosco che decidere richiede coraggio, che non ho, in fondo neanche per colpa mia, perciò non andrò a votare, e per questo non mi considererò un vile. In fondo che colpa ho se sono nato in un clima caldo dove “ le donne invecchiano rapidamente e maturano quando sono ormai delle racchie?”, che decidano i nordici, che stabiliscano loro cosa votare, un SI o un NO richiede coraggio, ed io se pur l’avessi, mi asterrei dal manifestarlo, e poi il 4 dicembre potrebbe anche piovere, e a maggior ragione non converebbe uscire di casa! Io di Montesquieu sono profondo ammiratore e lungi da me l'idea di contraddirlo.

Del resto anche Mark Twain pensa che votare è inutile. Tu cosa ne pensi?

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